Assegno Unico 2024: calcolo, importi, pagamento e a chi spetta
L’Assegno Unico e Universale (AUU) è una misura di sostegno economico destinata alle famiglie con figli a carico. Introdotto in Italia nel marzo 2022, questo strumento è stato ideato per semplificare e razionalizzare le numerose prestazioni a favore delle famiglie. L’assegno è “unico” perché riunisce sotto un’unica voce tutte le precedenti agevolazioni, come il bonus bebè e le detrazioni per figli a carico, e “universale” perché può essere richiesto da tutte le famiglie, indipendentemente dal reddito. Vediamo nel dettaglio come funziona l’Assegno Unico per l’anno 2024, chi ne ha diritto, i requisiti necessari e come fare domanda.
Cos’è l’Assegno Unico
L’Assegno Unico e Universale rappresenta un contributo economico mensile destinato a tutte le famiglie italiane con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21° anno di età. È una misura che mira a sostenere le spese familiari e a promuovere la natalità, incentivando il mantenimento e il benessere dei figli, anche quando questi si trovano ancora sotto la tutela dei genitori, come nel caso di studenti universitari o giovani disoccupati in cerca di lavoro.
L’assegno varia in base al numero di figli e alla condizione economica del nucleo familiare, definita attraverso l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Tuttavia, anche chi non presenta l’ISEE ha diritto a una quota fissa, benché minima, dell’assegno.
Una novità importante introdotta con questa misura è la sua universalità. A differenza di altri strumenti, come i bonus legati a specifiche fasce di reddito, l’Assegno Unico può essere richiesto da tutte le famiglie, con o senza reddito.
Chi può richiedere l’Assegno Unico
L’Assegno Unico può essere richiesto da tutte le famiglie italiane o straniere che abbiano uno o più figli a carico. È rivolto sia ai cittadini italiani che ai cittadini comunitari ed extracomunitari, purché rispettino determinate condizioni. Tra questi requisiti ci sono:
- La residenza in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, oppure la titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di almeno sei mesi.
- La titolarità di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, per motivi di lavoro o di ricerca.
È importante ricordare che, nel caso di famiglie composte da genitori separati o divorziati, l’Assegno Unico viene generalmente diviso al 50% tra i due genitori, a meno che non ci siano accordi diversi in sede legale.
Requisiti per ottenere l’Assegno Unico nel 2024
Per poter beneficiare dell’Assegno Unico, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici. Questi possono variare in base all’età dei figli e alla condizione economica del nucleo familiare. Di seguito i principali requisiti:
1. Figli a carico
L’Assegno Unico è destinato ai figli a carico. In generale, un figlio si considera a carico se il reddito annuo del figlio non supera i 4.000 euro, fino ai 24 anni di età. Per i figli di età superiore a 24 anni, il limite di reddito scende a 2.840,51 euro. Tuttavia, il beneficio viene erogato fino ai 21 anni, con alcune condizioni particolari, come:
- Il figlio deve essere impegnato in un percorso di formazione scolastica, professionale o universitaria.
- Il figlio deve essere iscritto ai centri per l’impiego in cerca di lavoro.
- Il figlio deve svolgere il servizio civile universale.
Dopo il compimento dei 21 anni, l’assegno non è più erogabile.
2. ISEE
L’ammontare dell’assegno è fortemente influenzato dall’ISEE familiare. Le famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro ottengono l’importo massimo dell’assegno, mentre l’assegno diminuisce progressivamente all’aumentare del reddito, fino a raggiungere il minimo per chi ha un ISEE superiore a 40.000 euro o non lo presenta affatto.
Anche le famiglie che non presentano l’ISEE, o non desiderano farlo, possono accedere all’assegno, ma in tal caso riceveranno la quota base più bassa.
3. Condizioni lavorative dei genitori
Non sono previsti requisiti legati al lavoro per ottenere l’assegno, in quanto è una misura universale. Tuttavia, esistono maggiorazioni dell’importo per i genitori lavoratori e per le famiglie numerose.
Quanto vale l’Assegno Unico
L’importo dell’Assegno Unico varia in base a diversi fattori, tra cui il reddito familiare, il numero di figli, la loro età e alcune condizioni specifiche. Vediamo nel dettaglio le fasce principali per il 2024.
1. Importo base
L’importo mensile varia da un minimo di circa 54 euro a un massimo di 189 euro per ogni figlio minorenne. Le famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro ricevono il massimo dell’assegno, mentre quelle con un ISEE superiore a 40.000 euro ricevono l’importo minimo. Se non viene presentato l’ISEE, si riceve il minimo previsto per la fascia più alta.
Per i figli maggiorenni fino a 21 anni, l’importo varia tra 27 euro e 94 euro al mese.
2. Maggiorazioni
Sono previste diverse maggiorazioni in casi specifici:
- Per figli successivi al secondo: per ogni figlio a partire dal terzo in poi, c’è una maggiorazione che va da 15 euro a 85 euro al mese, in base all’ISEE.
- Per famiglie con entrambi i genitori lavoratori: se entrambi i genitori sono titolari di redditi da lavoro, è prevista una maggiorazione di circa 30 euro al mese per ogni figlio.
- Per figli disabili: le famiglie con figli disabili ricevono una maggiorazione variabile. Per i minorenni disabili, l’importo aggiuntivo può arrivare fino a 105 euro al mese. Per i figli disabili maggiorenni fino ai 21 anni, la maggiorazione arriva a 50 euro. Per i disabili con più di 21 anni, è previsto un assegno fisso di circa 85 euro al mese.
- Per madri sotto i 21 anni: le giovani madri con età inferiore ai 21 anni ricevono una maggiorazione di circa 20 euro al mese per figlio.
Come richiedere l’Assegno Unico
La domanda per l’Assegno Unico può essere presentata in diversi modi. L’INPS, che gestisce l’erogazione dell’assegno, offre diversi canali per la richiesta, tutti pensati per semplificare il più possibile la procedura.
1. Online tramite il sito dell’INPS
Il metodo più diretto per richiedere l’Assegno Unico è attraverso il portale ufficiale dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS). Una volta entrati nella propria area personale, è possibile compilare la domanda online seguendo le istruzioni fornite.
2. Tramite patronati o intermediari
Per chi ha difficoltà a utilizzare i servizi online o preferisce un supporto diretto, è possibile rivolgersi a patronati o intermediari abilitati. Questi enti offrono assistenza gratuita nella compilazione e invio della domanda.
3. Tramite il Contact Center dell’INPS
L’INPS mette a disposizione un Contact Center, disponibile al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06.164.164 (da rete mobile). Anche tramite questo servizio è possibile ricevere informazioni e assistenza per la presentazione della domanda.
Quando viene erogato l’Assegno Unico
L’Assegno Unico viene erogato mensilmente. Per le domande presentate entro il 30 giugno 2024, il contributo viene riconosciuto con effetto retroattivo, a partire dal mese di marzo 2024. Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’assegno sarà erogato dal mese successivo alla presentazione della domanda, senza possibilità di recuperare gli arretrati.
Conclusioni
L’Assegno Unico e Universale rappresenta una misura fondamentale per il sostegno alle famiglie italiane, particolarmente quelle con redditi medio-bassi. Grazie alla sua natura universale e inclusiva,
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