Partita Iva Forfettaria: costi, obbligo fattura elettronica, apertura e adempimenti

La partita IVA forfettaria è uno degli strumenti più utilizzati in Italia da liberi professionisti, piccole imprese e lavoratori autonomi. Si tratta di un regime fiscale semplificato che offre numerosi vantaggi, ma anche qualche vincolo da rispettare. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sia la partita IVA forfettaria, come aprirla, quali sono i costi e le modalità di fatturazione elettronica. Se stai pensando di avviare una tua attività o se sei già un professionista e vuoi passare a questo regime fiscale, questa guida ti fornirà tutte le informazioni necessarie per fare la scelta giusta.

Cos’è la Partita IVA Forfettaria

La partita IVA forfettaria è un regime fiscale agevolato pensato per i piccoli imprenditori e i liberi professionisti che soddisfano determinati requisiti. È stata introdotta per semplificare gli adempimenti fiscali e ridurre il carico burocratico per chi gestisce attività con un fatturato non elevato. A differenza del regime ordinario, in cui si devono tenere scritture contabili precise e calcolare l’IVA da versare allo Stato, la partita IVA forfettaria permette di determinare le imposte in modo semplificato.

Caratteristiche principali della partita IVA forfettaria:

  1. Reddito determinato in modo semplificato: Invece di calcolare il reddito effettivo, si applica una percentuale di reddito forfettario sui ricavi o compensi. La percentuale varia a seconda del tipo di attività svolta.
  2. Imposte ridotte: La tassazione è molto più semplice, con una tassa sostitutiva che può arrivare al 15% o al 5% per le nuove attività nei primi cinque anni di attività.
  3. Esenzione da IVA: Non si applica l’IVA sulle fatture emesse né si ha l’obbligo di versarla. Questo comporta una semplificazione, ma anche l’impossibilità di detrarre l’IVA sugli acquisti.

A chi si rivolge la partita IVA forfettaria?

Il regime forfettario è riservato a chi rispetta determinati limiti di reddito e requisiti specifici. Di seguito elenchiamo i principali criteri per accedervi:

  • Limite di ricavi o compensi: Il limite di ricavi per accedere al regime forfettario è fissato annualmente. Ad esempio, per il 2024, il limite è di 85.000 euro per le attività professionali e 100.000 euro per le attività commerciali. Se si supera questa soglia, si è obbligati a passare al regime ordinario.
  • Assenza di partecipazioni in altre società: Chi ha partecipazioni in altre società (superiori al 25% o che esercitano attività di impresa) non può accedere al regime forfettario.
  • Nessuna attività svolta in forma di impresa organizzata: L’attività deve essere svolta in modo autonomo e non deve coinvolgere una struttura organizzativa complessa.

Come Aprire una Partita IVA Forfettaria

Aprire una partita IVA forfettaria è relativamente semplice, ma è importante seguire alcuni passaggi fondamentali. Ecco cosa devi fare:

1. Scegliere il Codice ATECO

Il primo passo per aprire una partita IVA è scegliere il codice ATECO che descrive l’attività che intendi svolgere. Il codice ATECO è un sistema di classificazione delle attività economiche in Italia, che ti permette di identificare il settore di riferimento della tua impresa.

2. Registrarsi presso l’Agenzia delle Entrate

Per avviare la partita IVA, devi registrarti presso l’Agenzia delle Entrate. Questo può essere fatto in due modi:

  • Online: Accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate e compilando un modulo di registrazione. Se hai una firma digitale, puoi procedere autonomamente.
  • Fisicamente: Recandoti presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate più vicino e compilando i moduli necessari.

Durante la registrazione dovrai fornire alcune informazioni, come i tuoi dati anagrafici, il codice ATECO e una dichiarazione che attesti che hai i requisiti per aderire al regime forfettario.

3. Comunicare l’Inizio Attività

Una volta ottenuto il numero di partita IVA, dovrai comunicare l’inizio della tua attività. Questo può essere fatto anche in fase di registrazione della partita IVA, ma potrebbe essere necessario per alcune tipologie di attività.

4. Iscrizione alla Camera di Commercio

In alcuni casi, soprattutto per le attività commerciali, sarà necessario iscriversi alla Camera di Commercio locale. Questo obbligo non sussiste per tutti i professionisti, ma solo per chi esercita attività che richiedono una registrazione formale.

5. Apertura di una Posizione INPS

Per i lavoratori autonomi è necessario aprire una posizione INPS per la contribuzione previdenziale. A seconda della tua professione, dovrai affiliarti al fondo previdenziale più adatto (per esempio, se sei un avvocato, un architetto, o un ingegnere, dovrai iscriverti agli ordini professionali).

Costi della Partita IVA Forfettaria

I costi legati alla partita IVA forfettaria sono generalmente contenuti rispetto ad altre forme di tassazione. Tuttavia, è importante considerare alcuni elementi che potrebbero influire sui tuoi costi annuali:

  1. Imposte: La principale imposta che dovrai pagare è l’imposta sostitutiva, che sostituisce le tradizionali imposte sul reddito (IRPEF, IRAP, ecc.). L’aliquota standard è del 15%, ma può scendere al 5% per i primi 5 anni di attività per le nuove imprese.
  2. Contributi previdenziali: I contributi INPS sono obbligatori per tutti i lavoratori autonomi e variano a seconda della categoria professionale. L’aliquota media è intorno al 25-30% del reddito annuo.
  3. Fatture e consulenti: Se decidi di rivolgerti a un commercialista per tenere sotto controllo la tua partita IVA, dovrai considerare anche il costo per i servizi professionali. In alcuni casi, l’assistenza di un commercialista è fondamentale per evitare errori nelle dichiarazioni fiscali.
  4. Altri costi: Alcuni professionisti potrebbero avere altre spese legate all’attività, come l’affitto di uffici, materiali per il lavoro, corsi di aggiornamento e via dicendo.

Obbligo di Fatturazione Elettronica

Dal 1° luglio 2022, la fatturazione elettronica è diventata obbligatoria anche per i soggetti con partita IVA in regime forfettario. In passato, infatti, i forfettari erano esonerati da questo obbligo, ma le nuove disposizioni fiscali hanno modificato questa normativa.

Come funziona la Fatturazione Elettronica

La fattura elettronica è un documento digitale che deve essere emesso attraverso un software che permette la creazione, la gestione e l’invio delle fatture all’Agenzia delle Entrate. L’obbligo di utilizzare la fattura elettronica comporta l’obbligo di inviare le fatture tramite il Sistema di Interscambio (SDI), che è il canale ufficiale attraverso cui passano tutte le fatture elettroniche emesse in Italia.

Vantaggi della Fattura Elettronica:

  1. Maggiore efficienza: La fattura elettronica semplifica e velocizza il processo di emissione e archiviazione delle fatture, riducendo il rischio di errori.
  2. Tracciabilità: Ogni operazione è tracciata, il che facilita la gestione fiscale e riduce il rischio di contestazioni.
  3. Semplificazione degli adempimenti fiscali: L’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di ricevere direttamente le fatture, semplificando i controlli fiscali.

Software per la Fatturazione Elettronica

Esistono numerosi software di fatturazione elettronica, sia gratuiti che a pagamento, che possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA forfettaria. Molti di questi software sono intuitivi e consentono di creare, inviare e conservare le fatture in modo semplice, anche per chi non ha una preparazione fiscale avanzata. ECCO COME PREDISPORRE ED INVIARE UNA FATTURA ELETTRONICA: LA GUIDA COMPLETA

Conclusione

La partita IVA forfettaria è una scelta ideale per chi desidera avviare una piccola impresa o lavorare come libero professionista in modo semplificato. Contributi ridotti, imposte più basse e meno obblighi burocratici la rendono un regime fiscale vantaggioso per molti. Tuttavia, è importante tenere a mente che l’obbligo di fatturazione elettronica e l’adempimento delle normative fiscali richiedono una certa attenzione.

Seguendo i passaggi giusti per aprire e gestire la tua partita IVA forfettaria, potrai concentrarti sulla tua attività senza preoccuparti troppo della parte fiscale. Se hai dei dubbi, è sempre consigliabile consultare un commercialista o un consulente fiscale che possa offrirti supporto specifico per la tua situazione. CHIUSURA PARTITA IVA: ADEMPIMENTI, COSTI E COME PROCEDERE. ECCO LA GUIDA COMPLETA

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